I LED sono oggi una delle tecnologie più utilizzate per l’illuminazione, grazie alla loro efficienza energetica, durata e versatilità. Tuttavia, per comprendere appieno le prestazioni di un apparecchio LED, è fondamentale conoscere alcuni parametri tecnici chiave, che influenzano la qualità e l’efficacia dell’illuminazione. Di seguito analizziamo i concetti principali legati ai LED, come Lux e Lumen, temperatura di colore, indice di resa cromatica, indice di abbagliamento e sfarfallio della luce.
Lux e Lumen: la differenza tra quantità di luce e illuminamento
Spesso nella descrizione di apparecchi LED si confonde il termine Lumen con il termine Lux. Ecco le principali differenze:
- Lumen: misura la quantità totale di luce emessa dalla sorgente luminosa.
- Lux: misura l’illuminamento, cioè la quantità di luce che raggiunge una specifica area.
Molti produttori tendono a enfatizzare il valore in Lumen, che rappresenta solo la luce emessa dal LED, senza tenere conto di altri fattori come la parabola, le lenti o il diffusore, che influenzano notevolmente l’effettiva resa dell’apparecchio. Per valutare correttamente l’efficacia di una lampada, il parametro più rilevante è il Lux, che tiene conto della distribuzione della luce nello spazio e della distanza dall’oggetto illuminato.
Per una valutazione precisa, i produttori forniscono spesso file IES, che riproducono accuratamente la distribuzione del fascio luminoso e sono utilizzati nella progettazione illuminotecnica.
La temperatura di colore (CCT)
La temperatura di colore, misurata in Kelvin (K), indica l’aspetto cromatico della luce emessa da una sorgente luminosa. Le temperature di colore variano da tonalità calde a tonalità fredde:
- Bianco caldo: 2700K-3200K, ideale per ambienti domestici e ricreativi.
- Bianco neutro: 3500K-4500K, perfetto per ambienti di lavoro, dove è richiesta visibilità ottimale e concentrazione.
- Bianco freddo: 5000K-6000K, utilizzato in contesti dove è necessaria una luce più brillante.
La scelta della temperatura di colore influisce notevolmente sul comfort visivo e sull’efficienza nel lavoro, motivo per cui è importante selezionare quella più adatta all’ambiente e all’attività svolta.
L’indice di resa cromatica (CRI)
L’indice di resa cromatica (CRI – Color Rendering Index) misura la capacità di una sorgente luminosa di riprodurre i colori in modo fedele rispetto alla luce naturale del Sole. I valori di CRI sono classificati come segue:
- Ra ottima: 90-100
- Ra buona: 70-90
- Ra moderata: 50-70
I LED di alta qualità, prodotti da aziende come CREE, NICHIA, SHARP e SAMSUNG, garantiscono valori di CRI superiori a 90, offrendo un’ottima resa cromatica, particolarmente importante in contesti dove la percezione accurata dei colori è cruciale, come nel design o nella fotografia.
L’indice di abbagliamento diretto (UGR)
L’UGR (Unified Glare Rating) è un parametro stabilito dalla norma europea EN 12464 e misura l’abbagliamento diretto generato dagli apparecchi di illuminazione. È particolarmente importante nei luoghi di lavoro, dove un’illuminazione mal progettata può causare discomfort visivo e ridurre la produttività.
Il valore dell’UGR è calcolato in base all’abbagliamento percepito dall’osservatore in relazione alla luminanza dello sfondo. Un UGR basso garantisce un’illuminazione confortevole, mentre valori elevati possono risultare fastidiosi, soprattutto in ambienti come uffici e scuole.
Lo sfarfallio della luce (Flicker)
Il fenomeno dello sfarfallio della luce, o flicker, è un effetto visibile quando una lampada, alimentata a corrente alternata, oscilla alla frequenza di alimentazione (50Hz). In particolare, le lampade fluorescenti e quelle a basso consumo emettono luce con uno sfarfallio a 100Hz, che può causare fastidi visivi o malesseri in persone particolarmente sensibili.
I LED, teoricamente, dovrebbero evitare lo sfarfallio utilizzando un’alimentazione a corrente continua. Tuttavia, molti apparecchi economici utilizzano alimentatori di bassa qualità che non eliminano completamente questo problema. Per evitare lo sfarfallio, è fondamentale utilizzare alimentatori flicker-free, che garantiscono un flusso di luce continuo.
Un metodo semplice per verificare la presenza di sfarfallio è inquadrare la luce emessa con una fotocamera: se si osservano bande scure nell’immagine, la sorgente luminosa presenta flicker.
Considerazioni finali sull’illuminazione a LED
Quando si scelgono apparecchi di illuminazione a LED, è essenziale considerare vari fattori tecnici per garantire la qualità della luce emessa, la resa cromatica, l’efficienza energetica e il comfort visivo. Parametri come Lux, temperatura di colore, CRI e UGR devono essere attentamente valutati, soprattutto in contesti professionali o lavorativi, dove l’illuminazione svolge un ruolo cruciale nel benessere e nella produttività.